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Come emergere online con il proprio personal branding

Oggi siamo immersi in un mare di informazioni. Ciascuna azienda deve differenziare il proprio brand e mettere in campo delle strategie.

Il mondo digitale sta espandendo sempre di più il proprio mercato e la propria potenzialità nel campo del business.

Spesso le imprese assumono professionisti che sanno farsi notare anche sui social media. E purtroppo li licenziano per motivi sempre legati a questi canali, come spesso leggiamo e sentiamo.

Un professionista che vuole essere presente e competitivo nel mercato del lavoro, oggi deve saper comunicare online e far leva sulle proprie competenze e unicità per poter emergere e rendersi attrattivo per le aziende. Questo vale a maggior ragione per lavorare in proprio, e captare i propri potenziali clienti.

Quando un professionista sceglie di lavorare sul proprio brand può, anzi deve, scegliere almeno uno dei social network a disposizione oggi per poter narrare la propria storia, condividere micro-contenuti o convogliare le proprie competenze in un blog tematico.

In questo modo si intessono relazioni sociali online, capaci di potenziare opportunità di crescita, arricchimento a livello di informazioni, e di lavoro.

Occorre prima capire che cosa raccontare di noi, e come, su una determinata piattaforma. Ci sono numerose strategie di marketing per un profilo personale, che si differenziano leggermente da quelle di una pagina istituzionale.

Sicuramente oggi scegliere di curare la propria brand identity è un fattore leva che permette di potenziare notevolmente le proprie opportunità di carriera.

Occorre solo conoscere le strategie giuste per orientarsi, in modo di non disperdere energie preziose tentando di essere presenti in tutti i social media.

Se si parte da zero, è bene fare un’analisi di mercato per capire quali sono i bisogni della nostra potenziale nicchia di riferimento. La nicchia è un settore specifico di mercato, ossia una categoria psicografica e demografica di potenziali clienti.

Una volta individuati il settore su cui andremo ad operare e il target di riferimento (clienti o leads) con i loro problemi e bisogni da soddisfare, andremo a disegnare le strategie necessarie per avviare in maniera profittevole il nostro business.

Per far crescere l’attività, sarà sempre importante seguire strategie mirate di sviluppo, utili a rendere scalabile l’attività. Potremo passare dal regime dei minimi o forfettario a partita I.V.A. a Società con Responsabilità Limitata, creando una struttura determinata, con dei soci e dei collaboratori.

Dovremo imparare a definire ruoli e a delegare delle azioni, mediante la definizione di protocolli chiari, basati su strategie legate a quelle definite già in fase di avvio dell’attività.

Innanzi tutto occorre sapere bene:

Quindi occorrerà

L’analisi di come operare è molto importante, in quando determina la catena di montaggio del nostro business (chi opera per noi, con noi, attraverso di noi).

Sia che si gestisca un’attività individuale online o offline, il social media marketing e il digital marketing (che includa gli strumenti sella SEO, SEM e Google Ads e Analytics), è fondamentale.

Quindi, una linea strategica digitale prevede:

Su internet troverai tantissimi approfondimenti su questi argomenti ma mi piaceva l’idea di sintetizzarli in un unico articolo.

Per ultimo, ma non dimenticato, mi son sentita in dovere di accennare allo storytelling.

Un’elemento narrativo fondamentale del nostro content marketing, ma anche se non abbiamo dei canali social e abbiamo solo un sito vetrina o un e-ccommerce.

Il nostro brand si deve raccontare, e quindi una sezione “chi sono” deve sempre apparire sulle nostre pagine web, anche per essere più comprensibile e vicini al nostro pubblico.

Un nostro potenziale cliente potrebbe innamorarsi di quello che facciamo proprio grazie al nostro storytelling.

Questo metodo permette di narrare la storia della nostra azienda o della nostra professione: sfide, problemi affrontati e risolti, risultati raggiunti, valori che ci muovono.

Per concludere, è importante introdurre sempre un pitch o un pay off nel discorso, ossia cosa facciamo e perchè lo facciamo, in breve. Ossia, qual’è la nostra “missione”, o il nostro obiettivo.Trovi, citato tra le virgolette, un ottimo pitch proprio sul sito di Veronica Gentili, già citato prima.

Spero che questo testo ti sia utile per il tuo percorso professionale. Se trovi che sia così, lasciami un commento di seguito, o contattami e raccontamelo.

Se vuoi che io ti segua per disegnare la strategia del tuo brand, scrivimi privatamente.

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